Il sentiero dell’ascolto

Lo scorso 6 giugno ha preso il via il progetto “Il sentiero dell’ascolto” – un’iniziativa a cura della Consulta giovanile del Pontificio Consiglio della Cultura – che dà luce e voce ai giovani che vivono le multiformi realtà religiose e parrocchiali d’Italia e alle loro storie, con particolare attenzione alle difficoltà e alla resilienza dimostrata durante l’emergenza pandemica, tanto come singoli, quanto come gruppo.

Il progetto ha per obiettivo l’ascolto dei giovani, delle loro storie, dei loro sentimenti, della loro ordinaria straordinarietà.

La Consulta giovanile ha incontrato sette comunità giovanili di stampo diverso, operanti su territori estremamente eterogenei, a livello sociale, economico e culturale. Ha così ottenuto oltre 60 testimonianze di ragazzi e responsabili dei gruppi, effettuate in 6 regioni italiane diverse, incentrate sui temi di competenza del Pontificio Consiglio della Cultura. Un primo estratto è disponibile e visibile in 7 brevi trailers (i “passi” del sentiero) – sui canali social del Pontificio Consiglio della Cultura e sul canale YouTube della Consulta giovanile – che ripercorrono, in forma sintetica, i punti chiave di ogni tappa. Un più esteso documentario sarà presentato tra la fine del 2022 e l’inizio del nuovo anno. L’esperienza svolta sarà oggetto anche di un testo scritto, a cura della Consulta Giovanile in collaborazione con le realtà visitate.

Parafrasando le parole pronunciate da papa Francesco in occasione del suo viaggio apostolico a Cipro, ci sentiamo di dire che è stato un viaggio bello, ma sono state toccate anche delle piaghe, piccole e grandi.

Tali comunità sono riuscite, negli ultimi due anni, pesanti sotto molti punti di vista, ad assolvere non meno di prima al loro compito di accogliere gruppi giovanili di carattere eterogeneo, offrendo loro un luogo di aggregazione fisico sul territorio e un polo di condivisione e di crescita, umana, prima che spirituale. Purtroppo, si tratta di ambienti finora poco ascoltati, ritenuti “stagnanti”, quando invece – come pure dimostra il loro temperamento nell’attuale contesto storico – avrebbero molto da dire. Nelle parrocchie, negli oratori e nelle comunità, infatti, i giovani trovano spesso, anche se meno di ieri, un luogo franco, dove poter imparare ed esprimersi con libertà, valorizzando i propri talenti, siano essi sportivi, artistici o sociali.

Testimonianze

«La disabilità non la vediamo più come la paura di qualcosa di estraneo a noi ma è diventato parte integrante della nostra vita»

Salvatore, Taormina

«Un luogo dove puoi mettere in gioco te stesso e dare il meglio di te»

Alberto, Treviso

«Come in una ricetta per la cucina ognuno mette un pizzico di sé e tutta questa diversità crea un dolce buonissimo»

Marco e Giovanni, Treviso

«Siamo andati oltre la paura del COVID, siamo andati avanti aiutando gli altri»

Salvatore, Marigliano

«Io che faccio parte di questo quartiere posso dire che la parrocchia ha un ruolo importante, ti rialza da quello che c’è fuori, dalle problematiche del quartiere»

Jasmine, Marigliano

«Ho sentito di essere accettata, il fatto che gli altri mi avessero donato una parte della loro vita mi ha fatto sentire al sicuro»

Emily, Corato

«Il sorriso di un bambino è la conferma che ciò che fai va bene»

Antonio, Salerno

«Il momento più importante della mia vita è stato la scoperta di essere amata per come sono, senza meriti»

Sara, Assisi

«Su questo percorso abbiamo scoperto, con meraviglia, la magia dell’incontro e poi della condivisione: eravamo tutti giovani e non c’erano distanze culturali»

Filippo, Consulta giovanile

«Ascoltare per noi ha voluto dire tendere una mano verso l’altro, fargli sapere che c’è qualcuno che tiene in grande considerazione la sua storia di vita»

Andrea, Consulta giovanile

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«La Consulta muove i suoi passi partendo dall’ascolto delle esigenze, degli interessi e dei desideri dei giovani. Ascoltare è attività imprescindibile per la Consulta al fine di raggiungere un confronto tra culture, religioni e classi sociali differenti. L’obiettivo è quello di avvicinare, tramite il confronto, mondi diversi e riflettere congiuntamente per fornire un contributo attivo e partecipato che possa dare vita ad un patrimonio comune e condiviso di esperienze, iniziative e opinioni. In questo senso la Consulta giovanile vuole rappresentare un modello culturale innovativo in grado di dialogare con la proposta istituzionale vigente che necessita di mantenersi attuale ma dalla quale è indispensabile mutuare l’esperienza» (Manifesto della Consulta giovanile del Pontificio Consiglio della Cultura).

Membri del Progetto: V. E. Agostinelli, A. R. Aquino, A. Atelli, G. Bulckaen, T. Butò, G. M. Bianco, C. De Giorgi, G. Forti, L. Manieri, C. Saliola, F. Vaccaro.

Per approfondimenti e collaborazioni: info@consultagiovanileculturava.org

È possibile scoprire le prime pubblicazione del progetto al seguente link: https://www.youtube.com/channel/UCmtJ33MZLJrj9EgDn_jMIrw