27 Dic Ombra: ritratto di una società opprimente
Durante la settimana europea della Salute mentale, tenutasi dal 13 al 19 maggio 2024, l’Unicef ha pubblicato il report “Child and adolescent mental health – The State of Children in the European Union 2024” in cui si evidenzia che circa 11,2 milioni di bambini e giovani sotto i 19 anni nell’Unione Europea soffrono di un problema di salute mentale. È un numero allarmante e che purtroppo continua a crescere. Molti dei ragazzi di oggi si sentono impauriti e scoraggiati, poco efficaci nel soddisfare le aspettative e gli standard imposti dalla società odierna, sempre più opprimente e richiestiva. Per evitare tutto questo dolore alcuni giovani scelgono volontariamente la solitudine estrema e l’annientamento sociale: dalle ultime ricerche effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio Nazionale delle Ricerche emerge infatti che ci sono tra i 50 e i 100 mila studenti tra gli 11 e i 17 anni attualmente in isolamento sociale. Tuttavia, se si considerano coloro che oltre all’isolamento sociale hanno anche abbandonato la scuola, ovvero gli hikikomori, la stima supera i 100mila, come sottolineato dalla Associazione Italiana Hikikomori.
Il fenomeno dell’hikikomori, inizialmente attribuito solamente al Giappone e alle peculiarità della cultura nipponica, negli ultimi anni si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo. È un fenomeno pervasivo e drammatico, specchio di una società dedita al successo e alla competizione. Il giovane d’oggi si trova ad affrontare sfide che superano le sue possibilità e che hanno un retrogusto amaro, quello di un preannunciato fallimento. Le pressioni sociali che incitano e istigano alla perfezione, al denaro e al raggiungimento di obiettivi che sembrano essere sempre più impossibili portano il giovane a sentirsi frustrato e inadeguato. La corsa contro il tempo per trovare lavoro, casa, famiglia, il rendimento scolastico ineccepibile e i titoli accademici che sembrano non essere mai abbastanza, l’orologio biologico che continua a tintinnare segnando l’ennesimo immancabile obiettivo non raggiunto. La società si configura come un fardello, un’ombra che insegue il giovane ovunque e sembra non lasciarlo mai, l’unico modo per evitare questa sofferenza sembra essere quello di isolarsi da tutto e da tutti, dagli amici, dalla famiglia, dalle attività sociali. Nella propria stanza, il giorno diventa notte e l’ombra tanto temuta diventa salvifica. Ci si nasconde dalla vita adulta, dalle sfide del futuro e dalle pressioni della società e della famiglia e, sotto questa campana di vetro, il giovane si sente finalmente libero di esprimersi. Nel lungo periodo però la campana inizia a rompersi e il vetro a sgretolarsi, la frustrazione e il senso di solitudine iniziano a essere sempre più pervasivi e invalidanti e questo riduce le possibilità di guarigione. È necessario intervenire aiutando e incoraggiando l’adolescente hikikomori a riprendere in mano la propria vita.
Ma invece, come si aiuta la società a guarire e a non essere più un’ombra opprimente?
Claudia Mazzi