I segni del Giubileo

Manca circa un mese all’apertura della Porta Santa di San Pietro e all’avvio del Giubileo 2025. Per avvicinarci con consapevolezza a questo viaggio che milioni di fedeli intraprenderanno durante l’Anno Santo, è opportuno avere un vademecum, una guida che ci porta alla scoperta delle parole e i segni che definiscono il Giubileo.

Pellegrinaggio

Quello del pellegrinaggio è un tema centrale nell’anno giubilare. Il Giubileo infatti lo concepisce come un invito a mettersi in cammino non solo fisicamente ma anche interiormente, per trasformare sé stessi. La decisione di intraprendere il viaggio rappresenta il primo passo, poiché il pellegrinaggio è un simbolo di cambiamento e attraversamento di confini. Esempi biblici, come Abramo e Gesù, rappresentano il pellegrinaggio come un’esperienza di fede e di sequela. Inoltre può essere visto anche come un’esperienza di conversione, orientata alla santità, e un’occasione per empatizzare con gli altri.

Porta Santa

È il simbolo per eccellenza del Giubileo, indicativo della meta spirituale del pellegrinaggio. Attraverso l’apertura della Porta di San Pietro inizia l’Anno Santo. A seguire vengono aperte le porte sante delle altre basiliche principali romane. Attraversarla richiama il Vangelo di Giovanni, in cui Gesù si definisce “la porta” attraverso cui si è salvati, e rappresenta la scelta di seguire Cristo. La porta, inoltre, introduce alla chiesa, spazio sacro di comunione, dialogo, riconciliazione e pace, simbolo della comunità dei fedeli.

Professione di Fede

Conosciuta anche solo come “simbolo“, è un segno distintivo dei battezzati che sintetizza le principali verità della fede cristiana, accettate e testimoniate dal credente dal battesimo per il resto della propria vita. Tra le diverse professioni di fede, due sono particolarmente rilevanti: il credo battesimale della Chiesa di Roma e il credo niceno-costantinopolitano. Nella Lettera ai Romani, l’Apostolo Paolo sottolinea che proclamare la fede richiede una profonda conversione interiore, coinvolgendo sia parole che visione di Dio, di sé stessi e del mondo.

Carità

Elemento essenziale della vita cristiana, la carità conferisce senso e valore alle pratiche del pellegrinaggio e dell’indulgenza giubilare, evitando che siano ridotte a mere ritualità. È il segno distintivo e credibile della fede cristiana, come ricorda Pietro: “La carità copre una moltitudine di peccati”. San Paolo, inoltre, ricorda che fede e amore definiscono l’identità cristiana: l’amore perfeziona e la fede lo rende autentico. Durante il Giubileo, la carità deve essere vissuta come espressione concreta di conversione e testimonianza cristiana.

Riconciliazione

Il Giubileo è un tempo di riconciliazione e conversione. Si pone Dio al centro della vita, riconoscendone il primato. È un richiamo alla giustizia sociale e al rispetto della creazione, basato sull’idea che Dio, come creatore, ha priorità su ogni cosa. L’Anno Santo invita a vivere la riconciliazione, riscoprendo il valore della confessione per ricevere il perdono di Dio, con l’aiuto di chiese giubilari dedicate a questa pratica.

Indulgenza giubilare

Rappresenta la misericordia di Dio, che va oltre la giustizia umana, e che offre speranza di perdono e sostegno nel cammino verso la santità. È un modo per liberarsi dal peso del peccato, rendendo la riparazione un atto di libertà. Il dono dell’indulgenza passa attraverso specifiche azioni spirituali indicate dal Papa. Anche chi non può compiere un pellegrinaggio, come i malati, può partecipare offrendo le proprie sofferenze e vivendo la quotidianità con fede.

Preghiera

Pregare è un modo di aprirsi a Dio e al suo amore, perciò esistono molti modi e ragioni per avvicinarsi alla preghiera. I fedeli, guidati dallo Spirito Santo, si rivolgono al Padre attraverso le parole di Gesù e mediante altri testi della tradizione, come l’Ave Maria, trasmessi attraverso la vita della Chiesa. Durante il pellegrinaggio, i momenti di preghiera sono riflesso di un cuore orientato verso Dio.