Torna l’esposizione SEGNI a Padova

Dal 15 ottobre al 25 novembre
Palazzo Santo Stefano, sede della Provincia di Padova
ospita la mostra SEGNI

Un’esposizione fotografica e didattica
per testimoniare e prevenire la violenza contro le donne.
Un progetto a cura del “Cortile dei Gentili” e della Consulta femminile del Pontificio Consiglio della Cultura

 

Sarà ospitata dal 15 ottobre al 25 novembre 2022 nelle sale al primo piano di Palazzo Santo Stefano l’esposizione SEGNI: un progetto pedagogico, fotografico e di comunicazione, sul tema della violenza contro le donne, per sensibilizzare i giovani studenti e fornire loro alcuni strumenti culturali e cognitivi per contribuire alla prevenzione del fenomeno. Segni testimonia infatti – attraverso immagini di ricerca personale e testimonianze – le storie, gli sguardi, i gesti e gli spazi di donne che hanno vissuto e subito esperienze di violenza domestica.

“Ogni tre giorni viene uccisa una donna per mano di un uomo. Dall’inizio del 2022 è già capitato 77 volte – ha dichiarato il presidente della Provincia di Padova Sergio Giordani – è un dato che fa rabbrividire ed è purtroppo un argomento di drammatica attualità. Sono crimini che avvengono soprattutto all’interno della famiglia, troppo spesso alveo di una cultura ancora patriarcale. La sfida al femminicidio e alla violenza di genere deve essere centrale nell’agenda politica, occorre puntare soprattutto sulla prevenzione, sull’educazione e sull’impegno comune, in ambito giudiziario, sociale e culturale. Questa mostra è l’occasione per riaccendere l’attenzione, per indagare, interpretare e narrare anche attraverso la fotografia, i vissuti di donne che sono state vittime di violenza. Ci sono stati notevoli progressi anche sul piano nazionale e molti Paesi hanno adottato leggi e piani d’azione ad ampio raggio, ma molto resta ancora da fare. Il nostro obiettivo quindi è quello di collaborare per porre fine a questi crimini ingiustificabili e per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto. E poiché credo fermamente che tutti possiamo fare qualcosa di concreto, invito ognuno di noi a guardarsi attorno per un giorno. Basta un attimo di ascolto e di comprensione per segnare un passo verso la dignità e il rispetto di chi ci è accanto, uomo o donna, parente o collega, amico o estraneo che sia”.

La mostra si articola in 18 “quadri fotografici”, che comprendono 23 scatti: autrici sono le artiste fotografe Simona Ghizzoni e Ilaria Magliocchetti Lombi, che – con uno sguardo intimo e professionale – hanno trasformato le testimonianze di alcune donne vittime di violenze domestiche in percorsi di immagini e testo che raccontano momenti di vita quotidiana comprensibili a tutti.

Con la mediazione dell’autoritratto, Simona Ghizzoni ha rivissuto su di sé i racconti ascoltati, ripercorrendo le esperienze vissute; Ilaria Magliocchetti Lombi si è soffermata invece sui luoghi, gli oggetti, gli spazi familiari, dove la violenza è esplosa. Ad accomunare ogni scatto, è il focus posto dall’obiettivo su particolari apparentemente trascurabili che invece si sono rivelati essere i segni da cogliere come indizi per individuare tempestivamente comportamenti o dinamiche violente. La fotografia, linguaggio della contemporaneità che tutti usiamo e che ci esorta a fermarci e osservare con attenzione quel che abbiamo intorno, ci aiuta in questo processo di consapevolezza.

Come comunità – ha sottolineato Anna Barzon, consigliere provinciale delegato alle Pari Opportunità – dobbiamo fare in modo che non si celebrino semplicemente le ricorrenze, ma dobbiamo agire affinché si sedimenti un reale cambiamento culturale anche attraverso la promozione di mostre come questa. La nostra priorità è proprio quella di modificare un modo di pensare, oggi ad esempio nei libri di testo delle scuole primarie, si parla ancora di bambine che giocano con bambole e pentoline e per contro di bambini che giocano con le costruzioni, ma non si parla di Samantha Cristoforetti, astronauta e prima donna europea comandante della Stazione spaziale internazionale. Il nostro impegno sarà rivolto soprattutto agli studenti, inviteremo i ragazzi a visitare la mostra per divulgare una cultura della parità e del rispetto”.

 Sul tema è intervenuta la Consigliera di Parità della Provincia di Padova Silvia Scordo che ha dichiarato: “Sono entusiasta di questa mostra perché ogni “segno” che viene tracciato per contrastare e prevenire la violenza sulle donne è sostanziale. Ancora di più se lo si fa lavorando sull’educazione dei più giovani, per aiutarli a trovare gli strumenti per essere protagonisti del cambiamento culturale, necessario. Grazie ai fondi messi a disposizione dall’Amministrazione provinciale, in rete con le realtà del territorio, entreremo nelle scuole con progetti che mirano proprio ad educare i ragazzi alle relazioni contro la violenza: comprendere e riconoscere il fenomeno, nelle sue varie sfaccettature, per poterlo combattere, con un’attenzione alle forme di violenza che si sviluppano online e che, per quanto con strumenti diversi, sono figlie della stessa cultura”.

Il progetto SEGNI è stato esposto presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi e ospitato dall’I.C.S. Margherita di Navarra a Monreale e dal Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Palermo. In entrambe le scuole sono stati svolti laboratori didattici sul tema che hanno fornito agli studenti una chiave di lettura profonda e inedita su tutta l’iniziativa e sul fenomeno. L’obiettivo del progetto è sempre stato quello di guidare i più giovani e aiutarli a trovare gli strumenti concreti, culturali ed educativi, per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, rendendoli protagonisti e attori del cambiamento.

L’ingresso è gratuito previa prenotazione al numero +39 049 8910189 che risponde da martedì a domenica dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00. Per approfondimenti didattici e visite scolastiche +39 049 8910189

Iniziativa promossa dalla Provincia di Padova e realizzata dal “Cortile dei Gentili” e dalla Consulta femminile del Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con il Centro antiviolenza Lilith di Latina. Con il contributo dell’Università Lumsa. A cura di Consuelo Corradi e Alessandra Mauro.


 SCHEDA INFO

Titolo: SEGNI

Quando: 15 ottobre 2022 – 25 novembre 2022

Dove: Palazzo Santo Stefano (sale primo piano) Piazza Antenore, 35123 Padova

Orario: Dal martedì alla domenica previa prenotazione allo +39 049 8910189

Giorni di  chiusura: 1 novembre 2022

Biglietti: Ingresso gratuito

Promotori: Provincia di Padova

Organizzazione: “Cortile dei Gentili” e Consulta femminile del Pontificio Consiglio della Cultura

In collaborazione con: Centro antiviolenza Lilith di Latina

Con il contributo: Università Lumsa

Immagini di: Simona Ghizzoni e Ilaria Magliocchetti Lombi

A cura di: Consuelo Corradi e Alessandra Mauro

Sponsor tecnico: Canon

Info e prenotazioni: +39 049 8910189 da martedì a domenica dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00