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Essere umani ed esseri umani

Domanda: che differenza c’è tra un giovane italiano che emigra a Londra per cercare fortuna e un giovane africano che arriva in Italia per sperare in un futuro migliore?

La risposta dovrebbe essere facile e immediata: nessuna. Non c’è nessuna differenza.

Entrambi sono alla ricerca di opportunità. Entrambi sperano di finire in un luogo migliore rispetto a quello da cui sono partiti. Due esseri umani alla ricerca di un comune senso di felicità – per dirla alla Dalai Lama.

Questo è il vero nocciolo della questione: prima di essere migranti, prima di essere musulmani, prima di essere ebrei o indù, prima di essere uomini o donne, prima di essere Caino o Abele, siamo essere umani.

Non c’è politica che tenga, non c’è trattato internazionale che possa insegnare che riusciremo a migliorare solo nel momento in cui ci renderemo conto che quello che conta di più non è l’interesse personale, ma è il benessere della comunità.

Benessere perseguibile solo dando forza ad un concetto molto importante: l’altruismo. E’ nei momenti complessi e difficili che bisogna sostenersi, che bisogna essere pronti ad aiutare il prossimo, tendendogli la mano e fornendogli gli strumenti utili a rialzarsi, successivamente, in autonomia.

Gioire di come si è comportato il governo italiano in queste ultime ore e additare gli immigrati come causa del decadimento del Paese mi ricorda tanto quando a scuola eri considerato uno “sfigato” e, nel vano tentativo di ottenere po’ più di rispetto, invece di reagire contro il bullo di turno, te la prendevi con chi era ancora più debole di te.

Facciamo parte di un’Europa nata sulla base delle migliori intenzioni, ma subito tramutata in un braccio di ferro tra Stati: un potere superiore che pesa come un macigno sulle spalle dei cittadini e non permette nemmeno di alzare la testa.

La stragrande maggioranza dei media strizza l’occhio ai potenti, focalizzando l’attenzione dell’audiencesu tematiche che risultano di facile comprensione e di immediata ricezione,  anziché far luce sugli agenti scatenanti che danno vita a quei fenomeni.

Migranti minori non accompagnati, immigrazione clandestina, sfruttamento della forza lavoro, lavoro in nero affidato a queste anime vaganti in cerca di una nuova possibilità sono solo la punta dell’iceberg, quella che fuoriesce dal mare e che tutti hanno la possibilità di vedere.

Ma il grosso problema, è alla base.

“Tutti gli essere umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo N° 1 – Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Lo stiamo forse dimenticando?

 

Ciro, 25 anni