Il “Cortile dei Gentili”: 500 bambini da papa Francesco

Il “Cortile dei Gentili”: 500 bambini da papa Francesco

Papa Francesco incontra piccoli migranti

Anche quest’anno è arrivato da Papa Francesco il nuovo “Treno dei Bambini”, organizzato ogni anno dal “Cortile dei Gentili” e rivolto a bambini coinvolti, loro malgrado, in situazioni delicate, con l’obiettivo di regalargli momenti di amicizia e di pace al di fuori del loro contesto di vita.

Questa volta, il Frecciargento messo a disposizione dal Gruppo FS Italiane, le Ferrovie dello Stato, ha viaggiato dalla Calabria fino alla stazione dello Stato Vaticano, con a bordo piccoli migranti che hanno già affrontato un grande viaggio in cerca di speranza, e i bambini che sono stati chiamati ad accoglierli nelle loro città e nelle loro scuole e non si sono tirati indietro, facendoli sentire a casa.

Tra di loro anche un giovane nigeriano che ha lasciato il suo paese con i genitori per fuggire dalla guerra ma nel viaggio ha perso papà e mamma in una delle troppe tragedie del mare. Lui ce l’ha fatta e s’è fermato a Lamezia dove ha trovato un’altra famiglia in una comunità per minori stranieri, che l’ha accolto come un figlio.

Per questo, quest’anno l’iniziativa prende il nome “Portati dalle onde”. Un momento estremamente toccante è stato quando le mani di tutti i bambini hanno lasciato volare in aria una miriade di palloncini bianchi, in memoria di tutti quei piccoli che, purtroppo, non sono mai arrivati a destinazione.

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A mezzogiorno in punto i bambini hanno accolto Papa Francesco, momento culmine della giornata, che, come solo lui sa fare, gli ha donato parole di amore e coraggio.

A colpire, di nuovo, è il pensiero dei più piccoli che in una lettera hanno mostrato la purezza del loro pensiero: “abbiamo riflettuto su tutti quegli adulti e bambini che lasciano la loro terra a causa della guerra e delle persecuzioni. Molti non riescono nemmeno a raggiungere la meta a causa di quelle onde che dovrebbero garantirgli la salvezza e che, invece, li tradiscono e li portano alla morte. Pensiamo a loro e non riusciamo a capire come nel mondo possano esserci tante ingiustizie. Promettiamo di accogliere chiunque arriverà nel nostro paese, senza considerare chi ha un colore di pelle diverso, chi parla una lingua differente o professa un’altra religione, un nemico pericoloso”.

 

Si ringrazia per la collaborazione

Ferrovie dello Stato