Il Cortile dei Gentili al Salone del Libro di Torino

Liberiamo il lavoro. Mafie e occupazione giovanile” è il tema del convegno che si terrà giovedì 8 maggio 2014, alle ore 18:30 al Salone Internazionale del libro di Torino, organizzato dalla Fondazione Cortile dei Gentili in collaborazione con la casa editrice Il pozzo di giacobbe. Dopo essere state organizzazioni parassitarie del tessuto economico della società meridionale, le associazioni criminali sono penetrate sia nella struttura economica della Nazione e di altri Paesi sia, infine, nel mondo finanziario, creando un’economia ingannevole, basata sulla menzogna, sulla facile offerta d’ingenti flussi di denaro, sulle pressioni, garantendo apparentemente lavoro e sicurezza economica ad alcuni gruppi sociali, specialmente tra i giovani. Il convegno, per il quale è prevista anche la presenza del Cardinale Gianfranco Ravasi, affronterà le conseguenze di questo fenomeno interrogandosi sulle possibili soluzioni. Parteciperanno:

Franco Roberti (Procuratore nazionale, Direzione Nazionale Antimafia), Filippo Dispenza (Questore di Cagliari – Comitato Esecutivo INTERPOL), Alessandro Azzi (Presidente Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali e Artigiane), Ernesto Olivero (Sermig- Torino), Antonio Diana (Presidente Erre Plast di Gricignano d’Aversa). Moderatore sarà Emilio Carelli, giornalista di SkyTG24 e membro CdA “Fondazione Cortile dei Gentili”. Il dibattito si avvierà con alcune considerazioni che prenderanno spunti dall’accertato inserimento della criminalità organizzata nel tessuto sociale ed economico della società, alterandone il corretto sviluppo, a cura del Procuratore nazionale della DNA (riciclaggio, economia sommersa, gestione dell’usura, corruzione…) e del Questore di Cagliari. Il primo riferirà sul fenomeno nel Centro-Nord dell’Italia; il secondo, in base all’esperienza maturata in Interpol, potrà allargare l’orizzonte ai livelli transnazionali. Su questi dati sono chiamati a discutere: un rappresentante degli Istituti di Credito, il Presidente di Federcasse (il cui scopo d’impresa di credito è innanzitutto morale, sociale e solo al terzo posto economico) che oggi gestisce una buona fetta del mercato del credito in Italia, tradizionalmente vicino agli artigiani e alle piccole imprese; il Presidente del Sermig di Torino, esperienza del volontariato sociale per sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, per vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace; un Imprenditore meridionale che pur operando in terra di camorra (Casal di Principe la città dove vent’anni fa fu ucciso dalla camorra il parroco don Peppino Diana) ed essendo stato colpito dalla stessa camorra (il padre dell’imprenditore fu ucciso per non essersi piegato alle minacce camorristiche) ha dimostrato che si può fare impresa, mantenere occupazione e aumentare posti di lavoro con una azienda sana, resistente ai ricatti e alle minacce criminali. Infine il card. G. Ravasi illustrerà l’interesse e il valore per il Cortile dei Gentili della tematica discussa.