Cogliere la generatività della pandemia per il futuro dei giovani

Il 18 febbraio 2022, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) e la Consulta scientifica del Cortile dei Gentili organizzano un evento online per riflettere sulle analisi e le proposte contenute nel volume “Pandemia e generatività. Bambini e adolescenti ai tempi del Covid”, curato da Cinzia Caporale, coordinatrice del Centro interdipartimentale per l’Etica e l’integrità nella ricerca del Cnr e Carla Collicelli, sociologa del welfare e della salute e membro del Segretariato ASviS e pubblicato da Cnr Edizioni.

I bambini e i giovani, dopo i malati e il personale sanitario, sono tra coloro che hanno sofferto maggiormente le conseguenze negative della pandemia. La crisi globale ha risvegliato un’attenzione nuova per la condizione delle giovani generazioni, tanto nella società attuale quanto nelle prospettive future. Per affrontare al meglio la transizione in atto occorre accogliere le potenzialità generative della crisi e coinvolgere tutte le generazioni in un processo partecipativo volto a costruire una nuova cultura dello sviluppo umano centrata sulla sostenibilità e l’equità.

“Tra le diverse questioni che la crisi pandemica ci impone di affrontare vi è quella della condizione attuale e futura delle giovani generazioni – sostiene Giuliano Amato, Presidente della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili nell’introduzione del volume – La denatalità rappresenta una sorta di ‘virus del terzo millennio’, che produce atteggiamenti di ambiguità rispetto alla rigenerazione del capitale sociale, quella rigenerazione che avviene attraverso la procreazione, ma anche attraverso la trasmissione dei valori, l’educazione e la costruzione di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista lavorativo, ambientale e sociale. Un virus che mina il benessere individuale e collettivo e crea squilibrio tra le generazioni”. Secondo Amato “ciò cui il tempo presente chiama ogni generazione, e al fondo, ogni individuo, è quindi un’assunzione di responsabilità e un’espressione di solidarietà in forme inedite rispetto al passato, che esigono correzioni comportamentali non facili, ma offrono l’unico, vero tessuto su cui potranno contare le nostre società, davanti alle prove che le attendono”.

“La pandemia ha accentuato le insicurezze dei giovani, che oggi vedono minacciato il loro futuro dalla concatenazione di diverse crisi, a partire da quella climatica – afferma Marcella Mallen, Presidente dell’ASviS – tra le questioni più urgenti in Italia c’è quella dei Neet, che dovremmo far scendere dal 23% del 2020 al 9% del 2030. Per riuscirci occorre un patto per l’occupazione giovanile tra Governo e parti sociali. Bisogna dare seguito all’inserimento nella Costituzione Italiana dei principi fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela delle future generazioni, tramite misure capaci di generare un benessere durevole nel tempo”.

Tra le questioni su cui intervenire per arginare il fenomeno dei Neet (giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano, in Italia più numerosi della media europea) c’è l’abbandono scolastico, accentuato dalla pandemia. Purtroppo, come evidenzia l’economista Leonardo Becchetti a proposito del PNNR “colpisce che sui 19,4 miliardi di euro destinati al potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione solo 250 milioni siano destinati all’orientamento attivo nella transizione dalla scuola all’università. Servono maggiori investimenti diretti al capitale umano”.

Tra le strade da seguire per creare opportunità di lavoro qualificato c’è quella di valorizzare la creatività e la capacità di innovazione tipica dell’età giovanile.

“Nei prossimi cinque-sei anni la mano pubblica ha un’occasione unica: investire massicciamente nel futuro a lunga scadenza dei giovani con quattro azioni parallele e coordinate – afferma il fisico Ugo Amaldi, proponendo di – aumentare il finanziamento nella ricerca pubblica di 1 miliardo l’anno per 5 anni; mettere in rete gli enti che si occupano di ricerca applicata; istituire un Programma nazionale per le startup; lanciare un Progetto nazionale volto all’educazione di bambini e giovani alla creatività”.

Per leggere e scaricare il volume: Pandemia e generatività. Bambini e adolescenti al tempo del Covid