60 sfumature di ateismo

Un articolo del Card. Gianfranco Ravasi su Il Sole 24 Ore.

All’ateismo militante e non “indifferente” e alla sua elaborazione teorica – che già s’affacciava nella classicità greco – romana però solo come negazione di un crasso politeismo mitologico, e che ebbe il suo avvio genuino solo col Rinascimento e col materialismo scettico successivo – un filosofo genovese, Roberto Giovanni Timossi, si sta da tempo dedicando. […]

Ora, Timossi, che è un credente, si è idealmente rinchiuso per mesi e forse anche per anni in una biblioteca di ateologia sui cui palchetti sono infilati i principali testi “empi” nel senso tradizionale de termine, impietosi e spietati contro la fede in un qualsiasi Dio. Gli autori presi in esame sono almeno una sessantina, così da avere quasi sessanta “sfumature” di ateismo che, però, sono articolate su uno spettro cromatico tutt’altro che grigio.

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