L’Intelligenza Artificiale: distingue frequenter

La Consulta Scientifica del “Cortile dei Gentili” ha elaborato un nuovo paper dal titolo: “L’Intelligenza Artificiale: distingue frequenter. Come giungere a una comunanza etica nella società del pluralismo“.

L’Intelligenza Artificiale sta sempre di più assumendo lo stato di questione centrale dei nostri tempi. Lo è dal lato dei suoi sviluppi scientifici e delle applicazioni tecnologiche, e lo è dal lato delle valutazioni e delle azioni che nei suoi confronti vengono intraprese sia dalle istituzioni politiche sia dalle agenzie morali, e in primo luogo tra queste da parte delle religioni.

Va innanzitutto notato come l’espressione “Intelligenza Artificiale” non abbia una definizione sufficientemente rigorosa, ed è possibile che continuerà a non averla. L’espressione comprende in realtà cose molto diverse tra loro. Alcune riguardano la ricerca fondamentale nell’ambito della computazione. Altre riguardano i tentativi di simulazione del pensiero umano oppure applicazioni delle tecnologie derivanti dai nuovi strumenti di computazione alla razionalizzazione dei processi produttivi in tutti gli ambiti, da quelli dei servizi a quelli della manifattura, a quelli dell’agricoltura. Altre ancora riguardano le applicazioni delle tecnologie di computazione al controllo e all’organizzazione del comportamento umano, a livello sia individuale sia collettivo.

Di fronte alle domande fondamentali dal punto di vista etico sull’Intelligenza Artificiale, si mostra ancora una volta tutta la profondità del principio metodologico tradizionale della scuola gesuitica: “Numquam nega raro adfirma distingue frequenter”.

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