13 Apr «L’esperienza religiosa»: un tema da Cortile dei Gentili
Il tema dell’esperienza religiosa appare come un nodo cruciale per il confronto con i credenti di altre religioni ed anche con i non credenti, perché
mostra un terreno comune sul quale tutti gli esseri umani si incontrano nella loro apertura ad un’ulteriorità che va oltre la pura empiricità e che può essere indicata con il nome suggestivo di Mistero.
Ne parla la professoressa Giorgia Salatiello nel suo libro “L’esperienza e la grazia. L’esperienza religiosa tra filosofia e teologia”:
«Che cos’è l’esperienza religiosa? L’obiettivo di questo studio è quello di evidenziare la possibilità di una genuina esperienza religiosa e a tal fine è analizzata la realtà dell’esperienza, superando visioni riduttive e parziali e muovendo costantemente dall’indagine sulla struttura costitutiva del soggetto, che ne rivela l’intrinseca apertura all’Assoluto, ovvero a Dio, che si manifesta come il termine sempre irraggiungibile del suo tendere.
Tuttavia, il concreto vissuto testimonia che in esso è sperimentata non la lontananza, ma la radicale prossimità di Dio, che l’antropologia teologica illustra con il ricorso al concetto della grazia.
Diviene, quindi, necessario precisare i rapporti tra la filosofia e la teologia, la cui distinzione non può, in alcun modo, configurarsi come contrapposizione.
Tutto l’itinerario percorso, infine, vuole porsi come un piccolo e concreto contributo per mostrare che la filosofia non deve rinnegare se stessa per essere profondamente cristiana».