La nuova laicità inizia con la lotta alla corruzione

di Vittorio V. Alberti

#MichelangeloForJustice

La laicità ha a che fare con la lotta alla corruzione?

Nel 1486 Pico della Mirandola, nell’Orazione sulla dignità dell’essere umano (Oratio de hominis dignitate)

scrive che il Creatore «prese perciò l’uomo … e postolo nel mezzo del mondo così gli parlò: …come libero, straordinario plasmatore e scultore di te stesso, tu ti possa foggiare da te stesso nella forma che preferirai».

Cosa vuole dire Pico? Che la dignità dell’uomo è nella sua libertà.

Papa Francesco ha detto che «la corruzione non lascia crescere la civiltà», la quale è tale, secondo la nostra cultura, se essa contiene, garantisce e promuove la libertà.

Corrompere, dal latino cum-rompere, significa “rompere insieme”, cioè spezzare ciò che tiene in piedi una società, quindi, in sostanza, la libertà.

Ma cosa c’è alle spalle della libertà? La dignità, per la quale la persona umana ha valore in sé, cioè per il solo fatto di essere umana.  La corruzione, dunque, blocca la civiltà in questo senso, spezzando cioè la dignità. Ed è tanto potente da rompere sia la dignità dei tutti, sia quella di coloro i quali commettono l’atto della corruzione.

E la laicità? Essa riunisce in sé tanti contesti, a partire dal primario significato giuridico medievale, fino al rapporto tra religione e politica, e alla relazione fra fede e ragione. Ma oggi occorre superare, sul piano intellettuale, vecchi cascami ideologici del passato come la separazione tra laici e cattolici, che poteva reggere sul piano politico ma non su quello filosofico.

La dignità, letta in questa chiave, annulla le differenze ideologiche sull’essere umano. Gli uomini sono tutti diversi ma con pari dignità. La laicità è apertura mentale, cioè libertà. E cos’è la libertà? La dignità (vedi Pico). E cosa viaggia insieme alla libertà? La giustizia, perché senza l’una non c’è l’altra. E cosa colpisce la civiltà, quindi la libertà, la giustizia, e quindi la dignità? La corruzione.

Ergo, la laicità è un antidoto contro la corruzione. Una nuova laicità, insomma, che sia in grado di superare vecchie barriere concettuali può essere capita a partire dalla lotta alla corruzione, in nome della dignità.