Il Logos cristiano nella complessità dell’Induismo

Lo speciale “Quel che resta di Ratisbona” è a cura di Gabriele Palasciano. Testo di Bryan Lobo*.

 

Per la complessità dell’Induismo e per lo spazio esiguo a me affidato, sarebbe impossibile trattare il tema sopramenzionato nella sua profondità. Comunque, possiamo toccare vari punti per darci una visione globale in quest’ambito. È ovvio, pertanto, che non ci addentreremo in una presentazione approfondita né del termine Logos né del Logos cristiano, bensì cercheremo di presentarlo concisamente per aiutarci nelle riflessioni successive riguardanti l’Induismo.

Fra i vari significati del Logos nel contesto ellenistico, il significato più pertinente per noi, senza entrare nelle sfumature o nei dettagli di questo aspetto, sarebbe quello di “principio sottostante all’ordine e alla conoscenza nell’universo”, oppure di “principio razionale divino che pervade tutto l’universo”. Fra le varie traduzioni del sostantivo Logos, quelle che ci interessano sono “parola, discorso, ragione”. Con la traduzione della Bibbia ebraica in greco, la parola Dabar è stata tradotta con Logos, dando così un significato creativo a Logos perché con la Parola di Yahweh (Dabar Yahweh) i cieli sono stati creati (Sal 33:6). Nella letteratura sapienziale, la creazione avviene per mezzo della Sapienza di Dio – Hokma in ebraico. Questo termine è stato tradotto in greco con Sophia, e poi è stato identificato con Logos. Pertanto, nella prospettiva cristologica del termine Logos – usato nel vangelo secondo Giovanni (1:1-18) –, tutte queste forme precedenti di utilizzo della parola Logos sono già prese in considerazione. Successivamente, si aggiunge il significato proprio dell’incarnazione vera e storica al Logos (Il Logos [Verbo] si fece carne), facendo riferimento a Gesù Cristo, Figlio di Dio. Insomma, possiamo presentare questo percorso in modo stringato: Logos – Gesù Cristo – Logos Cristiano. Seguendo lo stesso percorso possiamo verificare se risulta possibile trovare nella tradizione induista la parola, anzi, le parole con delle connotazioni equivalenti (anche andando oltre) al Logos prima di Cristo, per poi applicarle a Gesù Cristo, con riferimento alle diverse prospettive. […]

[…] Nell’Induismo troviamo concetti religiosi che spalancano le porte al confronto, che ci invitano ad un dialogo proficuo sul tema da noi trattato: il Logos cristiano nel suo rapporto con l’Induismo. Nonostante le varie differenze delle nozioni filosofiche e teologiche, di cultura e di Weltanschauung, possiamo impegnarci al fine di raggiungere una comune intesa. […]

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* Bryan Lobo è un teologo gesuita indiano. Dopo aver compiuto studi di filosofia e teologia in India, ha conseguito un dottorato alla Pontificia Università Gregoriana. Nello stesso Ateneo è professore di filosofia indiana, teologia delle religioni, Trinità e missione, ed è stato direttore del Dipartimento di teologia delle Religioni. Attualmente è vice-direttore del Centro Studi Interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana, istituto dedito allo studio e al dialogo tra culture e religioni.

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