04 Dic Il “Cortile dei Gentili” vola in Slovacchia per riflettere sulle nuove forme di povertà
Si è svolto martedì 22 novembre a Bratislava, nell´Aula di Benedetto XVI, presso la Facoltà Teologica di Santi Cirillo e Metodio dell’Università Comeniana, un “Cortile dei Gentili” sul tema Nuove forme di povertà: cause e vie d’uscita, organizzata dalla Conferenza Episcopale Slovacca, in collaborazione con la medesima Facoltà teologica.
L’incontro ha visto la partecipazione del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente della Pontificio Consiglio della Cultura. Il dialogo tra il mondo ecclesiale, politico, culturale e sociale, tra il mondo dei credenti e dei non-credenti, ha aperto e rianimato un nuovo orizzonte per la Chiesa locale e la società civile.
È stato scelto Il tema della povertà perché sottolinea l’attuale impegno della società slovacca per l´eliminazione della stessa. In sintonia con la Dottrina sociale della Chiesa, i cristiani si adoperano per l’eliminazione della povertà e per l’introduzione del principio della giustizia e dell’uguaglianza nei rapporti interpersonali. Oggi, la povertà che accompagna da sempre l´umanità è, in modo specifico, presente, con la varietà delle sue nuove forme, nei paesi post-comunisti, ormai in transizione; durante il regime comunista, infatti, queste forme di indigenza non sono mai state vissute dalla società civile, in quanto caratterizzata da una distribuzione economica omogenea.
Riportiamo le parole pronunciate, in apertura dell’evento, dall’Arcivescovo metropolita di Bratislava e Presidente della Conferenza Episcopale Slovacca, S.E. Mons. Stanislav Zvolenský: “Generalmente la povertà viene percepita come una permanente mancanza di mezzi materiali necessari alla soddisfazione di bisogni basali. La povertà mette in pericolo la realizzazione di compiti e traguardi personali. […] Alcune nuove forme di povertà appaiono come conseguenza dello sviluppo tecnologico e della marginalizzazione di alcuni gruppi sociali, ovvero della migrazione. Altre, invece, legate a una precisa decisione dell´individuo. È, perciò, necessario riflettere sulle nuove forme di povertà”.
Il Dialogo del Cortile è stato preceduto dal discorso introduttivo della Prof.ssa Iveta Radičová, Sociologa, Primo Ministro della Repubblica Slovacca (2010-2012) e Ministro del lavoro, delle politiche sociali e della famiglia (2005-2006). Il suo intervento ha evidenziato le cause della divisione del mondo: Improporzionale crescita della popolazione in alcune parti del mondo rispetto ai paesi classificati come “più ricchi”; le differenze del ruolo dell’istruzione nei vari paesi; la disparità di reddito e delle specifiche politiche dei governi. Radičová ha poi tratteggiato i problemi connessi con il tema dell’occupazione, sintetizzandole in tre punti: problemi strutturali del nostro mercato del lavoro, disparità regionali e, infine, specifiche forme di povertà ed esclusione sociale di alcuni gruppi e individui. Avverte: “Se la società e i suoi protagonisti principali non reagiranno ai problemi reali della gente, se non rifletteranno sulle nuove differenze sociali, se non identificheranno i maggiori gruppi minacciati da queste nuove forme di miseria, vedranno la crescente insoddisfazione e frustrazione della gente, il loro sentirsi persi e, forse, anche la loro apertura alle varie forme di estremismo.”
Il Card. Gianfranco Ravasi, che per la prima volta ha visitato la Slovacchia, si è soffermato su alcune categorie religiose, culturali e sociali che possono essere in grado di interpretare concretamente un fenomeno molto complesso e drammatico: “Penso al rilievo della testimonianza profetica che punta l´indice contro le degenerazioni etiche che generano povertà. Ad esse si associa la parola di Cristo e quella della tradizione ecclesiale che vede nell´amore e nella solidarietà verso il fratello misero uno degli impegni maggiori della morale religiosa. Ma, come è stato evidenziato spesso da Papa Francesco, è importante attuare una serie di percorsi personali, sociali e culturali per mutare le strutture ingiuste che generano le diverse forme di povertà”. Il Cardinale ha poi proposto alcuni itinerari di approfondimento: “Innanzitutto quello dei diritti secondo le cosiddette quattro generazioni in cui essi vengono articolati; il ritorno a un vero concetto di economia che non dev’essere identificata, come spesso accade, con la finanza, la quale è solo un mezzo che dev’essere controllato dalla politica come ricerca del bene comune e dall’economia come scienza umana e non mera tecnica; altro orizzonte da considerare é quello della categoria del “dono” come realtà non solo religiosa, ma anche sociale e civile. Infine, importante per i nostri giorni, il tema dell´accoglienza in un flusso migratorio particolarmente vasto, capace di creare problemi complessi di tipo non solo socio-economico ma anche culturali. A tal proposito, il Porporato è intervenuto per la più ampia accoglienza dei bisognosi”. Secondo il Cardinale, l´Europa con la sua grande tradizione culturale e religiosa deve avere il coraggio di affrontare il problema dei rifugiati; questo non può rimanere solo sulle spalle di alcuni paesi, come Italia e Grecia.
In linea con la vera essenza del “Cortile dei Gentile” come spazio di dialogo, è stata istituita una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di quattro personaggi: La prof.ssa Iveta Radičová, sociologo; Sig. Anton Marcinčin, Plenipotenziario del governo slovacco per il sostegno delle regioni meno sviluppatie; Sig.a Katarína Hulmanová dal Foro delle istituzioni cristiani; Sig. Jozef Mikloško, Presidente dell´ONG Sorriso come dono ai bambini dell’orfanotrofio.
Durante la visita del Card. Ravasi a Bratislava si è tenuto anche l’incontro del Porporato con i membri del Consiglio per la scienza, educazione e cultura della Conferenza Episcopale Slovacca, guidata da S.E. mons. František Rábek, ordinario militare. Il presule ha presentato l´attività principale del suddetto Consiglio e indicato i due premi, con cui la Chiesa Cattolica, in Slovacchia, apprezza e onora gli scienziati e artisti che contribuiscano al dialogo tra la scienza e fede, Premio Fides et Ratio, e quelli che con le proprie opere diffondono i valori e principi cristiani, Premio Fra Angelico. In un dibattito informale, scienziati e artisti slovacchi hanno avuto la possibilità di presentare al Porporato varie questioni e riflessioni.
Michal Lipiak
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