27 Giu Che regali ricevono i Pontefici?
Ogni Papa ha ricevuto una quantità enorme di doni nel corso del suo pontificato, alcuni consegnati durante il giro di rito in Papamobile in Piazza San Pietro, altri portati dai capi di Stato nel corso delle loro visite private.
Nei suoi 27 anni in Vaticano, Giovanni Paolo II ha battuto ogni record in termini di omaggi ricevuti, e tra i più bizzarri si è visto recapitare una scimitarra dal presidente yemenita, la raccolta completa di videocassette di un famoso serial televisivo iraniano, dal presidente Kathami, ed una stufa per riscaldare la pizza.
Anche Papa Benedetto XVI ha ricevuto una serie di stravaganti regali, come un piccolo coccodrillo cubano, donatogli dal Bioparco di Roma prima del suo viaggio a Cuba, mentre a Papa Francesco è toccato un crocifisso a forma di falce e martello dal Presidente boliviano Morales.
Ci sono stati però anche regali meno eccentrici come quello del Presidente Obama, che nel 2014 ha donato – sempre a Papa Francesco – i semi di alcuni ortaggi dell’orto della Casa Bianca, o come quello della Regina Elisabetta e del Principe Filippo che nello stesso anno gli hanno consegnato alcuni prodotti biologici delle tenute reali, tra cui il miele del giardino di Buckingham Palace ed una bottiglia di whisky scozzese. Nel 2018 invece il Presidente francese Macron ha regalato al Pontefice una rara edizione del 1949 del “Diario di un curato di campagna” di Georges Bernanos, un’opera che è stata citata più volte dal Santo Padre durante l’Angelus.
Ma al di là delle visite ufficiali, ogni Pontefice ha ricevuto doni anche da persone comuni, come l’auto che Don Renzo Rocca ha portato di persona a Papa Francesco: una Renault 4 bianca del 1984. Un regalo molto frequente quello delle automobili tanto che già nel 2000 Gianni Agnelli donò a Papa Wojtyla una Lancia superaccessoriata dal valore miliardario mentre per Papa Ratzinger sono stati preferiti veicoli più ecologici, assecondando il suo impegno alla salvaguardia del creato, come la city car elettrica donata da un’azienda pratese e messa a disposizione della Sala Stampa.
Di tutti questi doni i più preziosi vengono destinati ai Musei Vaticani, alla biblioteca o alla sacrestia mentre altri finiscono in magazzino, per essere destinati altrove e dopo qualche tempo anche riciclati: come gli abiti da sposa e le fedi nuziali, o le grandi quantità di cibo che vengono immediatamente dirottate agli istituti religiosi o alle mense dei poveri.
Insolita e divertente è stata invece l’iniziativa lanciata da Papa Bergoglio nel gennaio del 2015 per riciclare i regali ricevuti e al contempo sostenere chi si trovava in difficoltà: una lotteria organizzata insieme ad i suoi collaboratori il cui ricavato è stato destinato ad opere di aiuto e sostegno per le persone senza fissa dimora per fornire loro aiuto nei mesi più freddi. Con un biglietto del valore di soli 10 euro è stato possibile portare a casa i doni più disparati, dagli oggetti più semplici ai regali dei capi di Stato e di governo in visita ufficiale. Tra i premi in palio ad esempio una Fiat Panda, numerose biciclette da corsa o da passeggio, videocamere, macchine del caffè, cornici, penne a sfera, orologi e cappelli.
Di tutti i doni ricevuti però il Santo Padre non ha ancora ottenuto l’unico che desidera: la Pace nel mondo e la fine di tutte le guerre che continuano a dilaniare interi paesi: «La Pace è ciò che desideriamo tutti, per tutti. Pace in Ucraina, in Russia, in ogni parte di questo nostro povero mondo, drammaticamente bello e tormentato. È una piantina fragile, la Pace, che necessita di essere seminata, innaffiata, curata. Diamole questa possibilità. La guerra – comunque la si chiami, ovunque si combatta – è spietatamente orribile».