
16 Gen Charlie Hebdo “è stato parte della situazione” che ha guidato l’attacco, afferma Charles Taylor
Traduzione dell’articolo “Charlie Hebdo ‘part of the situation’ that led to attack, says Charles Taylor”
di Michael Swan, pubblicato da THE CATHOLIC REGISTER il 12/01/2015
Mentre nulla può giustificare un omicidio a sangue freddo, gli omicidi di Charlie Hebdo a Parigi non sono una sorpresa, afferma il più famoso filosofo cattolico canadese.
Charles Taylor ha parlato al The Register il giorno dopo che i fratelli Said e Chérif Kouachi hanno invaso gli uffici del settimanale satirico Charlie Hebdo con fucili d’assalto AK47, uccidendo 12 persone e ferendone altre 11. Uno dei fratelli pare aver gridato “Allah Akbar” (Dio è Grande) mentre l’altro ha puntualizzato in francese che “Il Profeta è stato vendicato”.
“Non direi questo oggi a Parigi, ma Charlie Hebdo ha contribuito alla situazione,” ha detto Taylor, l’autore di “A Secular Age” e di decine di libri e articoli di teoria politica, religione e multiculturalismo. “Non sono la causa di quello che è successo, ma sono stati parte della situazione.” (“They’re not the cause of it, but they were part of the situation.”)
Taylor ha affermato che il tipo di giornalismo praticato da Charlie Hebdo contribuisce ad un tipo di società in cui ai cittadini non è prestato alcun rispetto ed in cui le minoranze devono sopportare un carico di disprezzo accumulato su di loro dai media che loro non possono influenzare.
“Se tu contribuisci al senso di marginalizzazione di queste persone, andrai a contribuire ad una situazione che potrebbe produrre ciò che è successo,” continua il filosofo.”
Taylor ha fatto riferimento alla vignetta danese del 2005 che si è presa gioco del Profeta Maometto, riprodotto in Charlie Hebdo, come ad un esempio di abuso della libertà di stampa.
“Il caso danese è assurdo,” ha detto. “Centomila musulmani con un alto livello di marginalizzazione (in Danimarca) si sono sentiti male quando hanno ricevuto questo genere di trattamento. Questo non per dire che ci dovrebbe essere una legge che lo vieta. Questo comportamento ci immerge però in problemi di ogni sorta. Sto solo dicendo che sei giustificato nel dire alle persone che hanno pubblicato la vignetta danese che, ‘è stata una mossa sbagliata.’ ”
Il Vaticano ha prontamente condannato il massacro di Charlie Hebdo come un “doppio atto di violenza, abominevole perché è stato sia un attacco contro le persone che contro la libertà di stampa.”
Una dichiarazione congiunta firmata dal cardinale francese Jean – Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e quattro imam francesi, dice che, ‘Senza la libertà di espressione, il mondo è in pericolo.’ (“Without freedom of speech, the world is in danger.”)
Taylor ha inoltre affermato che la libertà di stampa non dovrebbe essere usata per colpire, disprezzare e ridicolizzare le minoranze.
“Se queste sono le condizioni della nostra società, ci si sta dirigendo verso il cantiere di demolizione,” continua Taylor. “Il problema con la nostra teoria politica è che è eccessivamente normativa. Non pensa a quella che è la situazione attuale, le condizioni esistenziali in cui queste norme possono essere soddisfatte ed essere ragionevolmente sicure
Durante gli anni Charlie Hebdo ha attaccato la chiesa cattolica ed una lunga schiera di Papi, compreso Papa Francesco. Una copertina mostrava Papa Benedetto XVI durante un abbraccio (o amplesso) sessuale con una Guardia Svizzera. Ma la satira più dura è sempre stata riservata all’Islam. Nel 2012 hanno rappresentato Maometto nudo ed in situazioni pornografiche.
Infine Taylor afferma che, “Non credo che la giustificazione: ‘Bene, noi caricaturizziamo il Papa e caricaturizziamo quello” possa reggere”.’(“I don’t think the excuse that ‘Well, we caricature the Pope and we caricature that’ really cuts it,” said Taylor.)