22 Mar Camminare per avvicinarsi a Dio
Le radici del turismo moderno sono da ricercarsi nel turismo religioso, la forma di viaggio più antica della storia, i cui protagonisti erano i numerosi pellegrini in cammino verso mete sacre, alla ricerca della loro dimensione spirituale ed il desiderio di avvicinarsi a Dio.
Uno dei primi centri di culto e di pellegrinaggio dell’antichità fu il santuario di Apollo nella città di Delfi, in cui i visitatori affluivano numerosissimi portando doni e tributi. Anche Gerusalemme ha una grande storia di pellegrinaggi alle spalle, considerata la Città Santa per ebrei, cristiani e musulmani, negli anni è stata meta di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Intorno al IV secolo iniziarono anche i pellegrinaggi verso Roma mentre qualche secolo più tardi, intorno al X, cominciò ad affermarsi un’altra importante meta: Santiago di Compostela. Durante il Medioevo il pellegrinaggio è diventato parte integrante della società stessa, amalgamandosi con il mondo teologico e trasformandosi sia in fonte di prestigio sociale ma anche in un modo per purificarsi dai peccati commessi come nel caso del pellegrinaggio penitenziale.
Gli “antichi” pellegrini erano inizialmente uomini dalla grande spiritualità, ma col tempo anche aristocratici e semplici fedeli iniziarono ad imbarcarsi in questo tipo di viaggio.
In passato prendere parte ad un pellegrinaggio rappresentava una grossa sfida e significava abbandonare i propri familiari per mesi o per anni, affrontare malattie, raggiri e furti di ogni tipo, sopportare temperature estreme e varie calamità, il tutto attraversando regioni e luoghi di cui spesso non si conosceva la lingua.
Se prima ci si recava nei luoghi sacri per chiedere qualcosa o per essere liberati dai propri peccati, il pellegrinaggio moderno trova la sua ragion d’essere nel desiderio di vivere un’esperienza di cambiamento, alla ricerca di qualcosa dentro sé stessi o di qualche tipo di sollievo, ma c’è anche chi lo considera come un’opportunità per esplorare nuovi luoghi e conoscere nuovi compagni di cammino o chi lo ritiene una forma di trekking.
Mentre fino ad un secolo fa tutti i pellegrinaggi si svolgevano a piedi, oggi solo alcuni hanno mantenuto questa modalità. Tra questi ci sono il Cammino di Santiago ed il Cammino di Fatima, che passano per l’Europa Centrale, il cammino di San Olaf in Europa del Nord ed il Cammino di Medjugorje insieme al Cammino Celeste in Europa dell’Est. Numerosi sono anche i percorsi che collegano Roma ad altre importanti città come ad esempio la via Francigena, con destinazione Canterbury, o la via Micaelica, diretta verso Monte S. Angelo che prosegue fino a Santa Maria di Leuca, ma anche il cammino degli Angeli tra Roma ed Assisi.
Il 16 marzo 2023, il Papa ha accolto più di cento monaci buddisti taiwanesi, appartenenti all’United Association of Humanistic Buddhism, impegnati in un pellegrinaggio educativo interreligioso nei luoghi sacri della religione cattolica. Incontrandoli ha sottolineato l’importanza del pellegrinaggio interreligioso, che «abbatte i muri che dividono le persone e le tengono prigioniere di preconcetti, pregiudizi e indifferenza».
Il Santo Padre ha ricordato che «per i cristiani, Dio continua a condurci in un pellegrinaggio di santità, grazie al quale recuperiamo e cresciamo nella nostra somiglianza a Lui», e per questo «nel corso della storia, i credenti hanno creato tempi e spazi sacri come oasi di incontro, dove uomini e donne possono trarre l’ispirazione necessaria per vivere saggiamente e bene».