The Times They Are a-Changin’: riscrivere l’ecologia sonora attraverso le auto elettriche

E se potessimo scegliere il suono che proviene dal motore della nostra automobile come già facciamo per la suoneria del cellulare? A partire da luglio 2019, l’installazione di un sistema di segnalazione acustica su ogni veicolo elettrico e ibrido è diventata obbligatoria. Le auto elettriche producono ancora suoni che sono udibili ad alta velocità, come gli pneumatici che sbattono contro il manto stradale; tuttavia, nei paesaggi sonori urbani dove il rumore del traffico è in gran parte definito dal rombo dell’automobile, un passaggio completo a veicoli che sono pressoché silenziosi rappresenterebbe un cambiamento fondamentale in chiave ambientale.

Facendo un passo indietro, il paesaggio sonoro è composto da diversi elementi, come i keynote sounds che sono creati dalla natura – ma vi si include anche il traffico –, i sound signals che sono i suoni uditi coscientemente, e infine i soundmarks che rendono unica la vita acustica di una comunità. Non appena cambierà il suono delle automobili, tramuterà quello della città. Dovremo ripensare a una nuova ecologia acustica, in cui i soundscape composer, indagando temi come la bioacustica e l’inquinamento sonoro, amplieranno orizzonti verso elementi non più prettamente estetici, ma anche etici.

Ma molte persone lasciano i loro smartphone in modalità vibrazione, ed è probabile che la maggior parte dei veicoli elettrici finirà per essere più silenziosa dei modelli a benzina a cui siamo abituati. Combinato con la loro mancanza di emissioni, il relativo silenzio delle auto elettriche potrebbe anche rendere meno sgradevole vivere vicino a una strada estremamente trafficata, cambiando radicalmente il design urbano e ridisegnando lo skyline di intere città.

Tuttavia, le case automobilistiche sono spaccate: alcune vogliono trarre ispirazione dal suono delle auto a benzina – o almeno cercano di far sembrare che ci sia qualcosa sotto il cofano, anche se spesso con un tocco fantascientifico. Altre, invece, hanno poco interesse a replicare il suono di un motore a benzina e sono alla ricerca di sonorità inedite per ridisegnare la nostra esperienza acustica. Altre ancora affermano di includere sistemi che consentiranno ai conducenti di personalizzare i rumori, replicando quelli di suoni già esistenti – ad esempio, quelli di altri veicoli – o inventando composizioni esclusive. In ogni caso, nulla sarà più come prima.

Il concetto di composizione del paesaggio sonoro (soundscape composition) si propone di migliorare la nostra consapevolezza di ascolto dei nostri paesaggi sonori, ispirando e stabilendo un dibattito che esplora il senso dei luoghi attraverso il suono. Pertanto, anche se le nostre automobili diffonderanno le note di premi Oscar come Hans Zimmer o Giorgio Moroder, oppure replicheranno il rombo familiare, oppure ancora ruggiranno come un’astronave al decollo, di certo la rivoluzione sonora assume un valore più ampio, tale da mettere in discussione lo status quo per rendere le nostre città luoghi migliori.

Margherita Pucillo