Siamo egoisti

Premiamo un interruttore, si accende la luce. Apriamo il rubinetto, esce l’acqua. Giriamo la manopola, si accende il gas. Premiamo il tasto del telecomando, si accende la TV e l’aria condizionata. Tutto ci sembra normale. Tutto quello che abbiamo a disposizione lo diamo per scontato. Sempre pronto, a quantità infinite, nostro. Siamo egoisti. Siamo egoisti perché trattiamo tutto questo come un diritto che nessuno mai ci toglierà, che mai finirà. Siamo egoisti perché non consideriamo tutte le risorse a nostra disposizione come un privilegio, ma come risorse da sfruttare, come strumenti utili per massimizzare giorno dopo giorno i profitti.

La nostra normalità è fatta di mega supermercati, mega centri commerciali, migliaia di ristoranti diversi. È fatta di TV, di armadi pieni di vestiti, scarpe, trucchi, telefoni, borse, gioielli. Siamo pieni di oggetti in enormi quantità. Viviamo nella società della quantità, nella società della tecnica, che ora ci sta lentamente schiavizzando, ci sta “denaturalizzando” come scrive Heidegger. La tecnica fa sì che alleviamo animali in fabbriche, riempiendoli di antibiotici; la tecnica ha permesso l’agricoltura intensiva e un sistema produttivo basato sul carbone e sul petrolio. La tecnica ci sta rendendo dipendenti da essa ed egoisti. Ci sta illudendo che tutto è disponibile, per tutti, in qualsiasi momento, oggi soprattutto online dove acquistare costa meno: meno soldi, meno fatica, meno tempo.

Questo forte egoismo che caratterizza il mio e nostro stile di vita, non ci permette di guardare oltre, non ci permette di riflettere sui suoi limiti. Ci sta bene cosi, ci fa comodo vivere in questa società capitalista, frenetica, che spreca, irrispettosa della natura e dell’ambiente che ci ospita. Ci illudiamo che tutto ciò che abbiamo sia indispensabile per vivere. Non è che così. Noi giovani siamo i primi che dobbiamo cambiare e superare quel pessimismo degli adulti che ormai ci convincono che è impossibile.

Alice Latella