Nuove tappe “Cortile dei gentili”: a Washington per parlare di ‘bene comune’ e da Napoli a Roma con i bambini ‘Scavatori di luce’

“L’elemento più significativo è certamente la prima presenza del Cortile negli Stati Uniti: Paese punto di riferimento della cultura globalizzata ma anche capace di offrire molteplici interrogativi sia ai credenti che ai non credenti”. Così, il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, introduce la nuova tappa del ‘Cortile dei gentili’ struttura vaticana dedicata al dialogo con i non-credenti, in programma dall’8 all’11 aprile a Washington, capitale degli Usa “Anche il tema scelto ‘Fede, cultura e bene comune‘ – spiega il porporato – è caro a quel tipo di cultura. Sarà una riflessione sul rapporto tra società e stato. Quindi sulla relazione tra una società che ha al suo interno anche l’esperienza religiosa e uno stato che resta però autonomo, conserva una sua identità specifica. Negli Usa il potere politico ha un forte interesse nei confronti del mondo religioso e ha con esso forti contatti, ma al tempo stesso rivendica la sua laicità e un’identità dello Stato molto marcata. Sarà interessante vedere l’equlibrio, il gioco sul crinale, tra questi due aspetti”. Conferenze, dibattiti e momenti di spettacolo, che coinvolgeranno artisti di fedi diverse, si svolgeranno tra il Kennedy Center, il Campus della Georgetown University e la Biblioteca del Congresso. Il contributo di religioni e culture diverse all’arricchimento della vita civile e democratica, la collaborazione del potere legislativo e dei mass-media al bene comune, saranno alcuni dei temi affrontati. Ma, a conferma della sua identita anche popolare, il ‘Cortile dei gentili’ ha ripreso in queste settimane l’attività collaterale del ‘Cortile dei Bambini‘, cominciata a Palermo nel 2012, e che nel giugno scorso portò circa 300 giovani, appartenenti a varie aree del disagio sociale, da Milano in Vaticano, passando per Bologna e Firenze, per incontrare Papa Francesco. Quest’anno la nuova inziativa, denominata ‘Scavatori di luce‘, coinvolge bambini di sei scuole primarie di Napoli e di due della Capitale, a rischio dispersione e abbandono scolastico, che – dopo un percorso didattico-culturale introduttivo – visitano le Catacombe di Priscilla a Roma e quelle di S. Gennaro nel capoluogo campano. Il 31 maggio poi un altro treno, con partenza da Napoli, condurrà i bambini a Roma per incontrare Francesco, visitare il Vaticano ma anche il Colosseo. “Abbiamo scelto, assieme al Ministero dell’istruzione – spiega Patrizia Martinez, responsabile del ‘Cortile dei bambini’ – scuole lontane dal centro, lontane dai luoghi della bellezza e della cultura. I bambini sono preparati dalle maestre alla visita delle catacombe, ma restano incantati da ciò che c’è di bello e luminoso sotto terra. Grazie anche alle spiegazioni dagli archeologi si accostano con curiosità a una tematica storica generalmente ostica per bambini fra i 9 e i 10 anni”.”Lo scopo del ‘Cortile dei bambini – aggiunge – è far sì che bambini di tutto il mondo possano conoscersi tra di loro, scambiare impressioni su luoghi artistici o sacri che circondano la nostra quotidianità ma spesso non conosciamo. Far arrivare arte, conoscenza e cultura nelle loro vite perché siano stimolo per il loro futuro”.

a cura di

Fabio Colagrande