24 Apr In gran spolvero il card. Ravasi

Il Card. Ravasi guida il “Cortile dei Gentili”, iniziativa in costante crescita

Anche se adesso il fermento Oltretevere è per domenica 27 aprile, quando Francesco proclamerà santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, non sta sfuggendo a molti la crescita del Cortile dei Gentili, l’iniziativa guidata dal Card. Gianfranco Ravasi per il dialogo con i non credenti su temi quali etica, arte, scienza e ricerca della trascendenza.

Un lavoro importante, iniziato durante il papato di Benedetto XVI su suggerimento dell’attuale Papa emerito e che nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Jorge Mario Bergoglio ha ricevuto una citazione d’eccezione, visto che Francesco parla del Cortile come «uno spazio peculiare» per la costruzione di una convivenza pacifica tra popoli e custodia del creato, un incontro con chi cerca sinceramente «la verità, la bontà e la bellezza, che per noi trovano la loro massima espressione e la loro fonte in Dio». Insomma, anche il Cortile «è una via di pace per il nostro mondo ferito».

Ed è vero. Il Cortile piace, tanto che fior di esponenti del mondo laico o non credente, non etichettabili come cattolici, hanno un buon rapporto col Card. Ravasi.

Tra essi, si dice nei Sacri Palazzi, ultimamente sembrerebbero essere salite le quotazioni di Giuliano Amato, oggi giudice costituzionale ma che con il Card. Ravasi avrebbe un ottimo rapporto e sarebbe uno dei consiglieri più quotati e ascoltati, pur non facendo parte dello staff del Cortile.

E il richiamo del Cortile su molte personalità laiche sarebbe molto forte. A proposito: le attività del Cortile continuano, oltre che su Facebook, anche con appuntamenti nel mese di maggio. Giorno 8, al Salone del Libro di Torino, il Cortile dei Gentili ospiterà illustri personaggi che discuteranno di come le associazioni criminali abbiano dato vita ad un’economia ingannevole che, generando grandi flussi di denaro, sembra offrire apparentemente sicurezza economica e lavoro, in particolar modo tra i giovani. Titolo della giornata: «Liberiamo il lavoro. Mafia e occupazione giovanile».

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